Diagnosi Differenziale in Fisioterapia

Docente
Abstract
I modulo

Responsabile dei contenuti:

dr Simone Patuzzo – PhD Student, Dottore in Fisioterapia, Master in Riabilitazione dei Disordini Muscolo-scheletrici, Titolo di Formazione Avanzata in Terapia Manuale Arti inferiori, bacino e rachide lombare, Master ODL. Curatore italiano del libro “Differential Diagnosis for Physical Therapists” – 7a edizione.

Il corso è tenuto da docenti autorizzati dall’Istituto Italiano Sistema Nordico di Terapia Manuale

Assistenza e traduzione

dr. Simone Patuzzo, Rappresentante italiano KEOMT, mRDM, mODL, FATM, specializzato nella terapia manuale OMT Kaltenborn-Evjenth

Il fisioterapista è il professionista sanitario, in possesso della laurea o titolo equipollente, che svolge in via autonoma o in collaborazione con altre figure sanitarie, gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione nelle aree della motricità, delle funzioni corticali superiori e di quelle viscerali (D.M. 741/1994). Secondo la Legge 42/1999, l’ambito di competenze e responsabilità del fisioterapista dipende da 1) ordinamenti didattici dei corsi di base e post-base 2) codice deontologico 3) profilo professionale. Al fisioterapista è attribuita la titolarità nell’effettuazione della valutazione funzionale (L.251/2000). Al fisioterapista compete la valutazione della persona assistita attraverso l’anamnesi e un esame clinico funzionale (1). Il fisioterapista deve rispettare i limiti e le responsabilità

del proprio ambito professionale, ed astenersi dall’affrontare la soluzione dei casi per i quali non si ritenga sufficientemente competente (2). Una sentenza della corte di cassazione (3) ha stabilito “un obbligo di accertamento delle condizioni del paziente traumatizzato prima di compiere manovre riabilitative che possano rilevarsi dannose”; “in mancanza di idonea documentazione medica (eventualmente non prodotta dal paziente) lo stesso fisioterapista ha il dovere di riassumere tutte le informazioni richieste dal trattamento che si accinge a praticare”. In altre parole, “quei compiti di pertinenza del fisioterapista, che devono essere eseguiti in riferimento alla diagnosi e alla prescrizione del medico, devono essere interpretati in senso non strettamente letterale, includendo l’obbligo di procedere autonomamente ad una propria “raccolta dati” che, in parte, può essere sovrapponibile all’anamnesi medica e in parte no” (4). Il corso di diagnosi differenziale in fisioterapia nasce per prevenire gli errori di gestione clinica che potrebbero generare :

• Un danno al paziente (5) e/o 

• Una richiesta di risarcimento danni nei confronti del fisioterapista (5). 

• Il corso vuole migliorare l’efficacia dell’interazione con il medico di base (6)

Il corso fornisce ai partecipanti gli strumenti idonei ad effettuare un’esaminazione di screening per evidenziare l’esigenza di inviare il paziente al medico per gli accertamenti che egli riterrà necessari. 

Il corso non è finalizzato alla formulazione di diagnosi di pertinenza del medico. Tra l’altro, la diagnosi clinica deve essere supportata da altri dati per essere confermata (per es. per bioimmagine o di laboratorio etc), e quindi sarebbe alquanto complicato, per un fisioterapista, tentare di svolgere le funzioni del medico, non avendo potere prescrittivo. Pertanto, riteniamo che il corso di formazione

“Diagnosi differenziale in fisioterapia: screening delle principali condizioni di salute per determinare l’idoneità del paziente al trattamento” vada in direzione di un miglioramento della gestione clinica del paziente, nell’ottica di un’efficace interazione tra professionisti sanitari nel pieno rispetto dei rispetti ambiti operativi, per il miglioramento dello stato di salute degli utenti.

Il corso è di grande valorizzazione del medico curante e va letto come un’offerta di collaborazione con il riconoscimento dei rispettivi ruoli e ambiti professionali.

  • Moduli specifici per lo screening . Questi moduli possono essere stampati e servono come guida ai partecipanti per facilitare la raccolta delle informazioni cliniche
  • Test diagnostici . Sono presentati decine di test diagnostici di ambito neuro-muscolo-scheletrico con la descrizione originale tratta dalla letteratura e i dati psicometrici 
  • Case reports. I case reports sono casi clinici tratti dalla letteratura o dalla pratica clinica. Permettono di acquisire schemi di ragionamento clinico più a. 
  • Supporto on-line. Il docente è disponibile ad un confronto costruttivo e relativo al corso in oggetto.

Prima giornata

8.30: La Diagnosi Differenziale in Fisioterapia, concetti introduttivi (Perché nasce il corso, premesse giuridiche e deontologiche di settore in Italia, presentazione del progetto formativo, presentazione dell’approccio tramite moduli per lo screening© e altri strumenti di rilevazione dei dati)

9.00: Cenni giuridici (normativa di settore, autonomia, ruolo, titolarità e responsabilità, elementi caratterizzanti, “prescrizione medica”,”atto medico”, unità operative di riabilitazione-modelli a confronto)

9.20: Il processo di gestione del paziente (Esaminazione, Valutazione, Diagnosi del Fisioterapista, Diagnosi differenziale in fisioterapia, Prognosi riabilitativa, Intervento riabilitativo, Valutazione dei Risultati) 

9.40: Possibili fonti di errore nella gestione del paziente (fonti di confondimento, variabilità delle patologie sistemiche e viscerali, alcuni esempi di dolore riferito) 

10.00: Il consenso informato e la responsabilità connessa all’invio del paziente (casi giudiziari tratti dalla letteratura, malpractice, gestione del rischio, consenso informato)

10.30: Cause viscero-geniche di apparente dolore e disfunzioni muscolo-scheletrico (Anamnesi, Segni, sintomi e pain patterns uggestivi di condizioni viscerali)

12:30 Pausa pranzo

14:30 Cause sistemiche di apparente dolore e disfunzioni muscolo-scheletrico (Anamnesi, segni, sintomi e pain patterns suggestivi di condizioni sistemiche)

15:30 Introduzione allo screening delle vere origini muscolo-scheletriche ai sintomi, esclusione di condizioni di pertinenza medica. 

16:00 : Screening delle origini viscerali o sistemiche, esclusione di condizioni di pertinenza medica, Spalla 

16:30 Valutazione muscolo-scheletrica per esclusione di condizioni di pertinenza medica attraverso test artro-muscolo-scheletrici, Spalla.

17:30 Fine 

Seconda giornata

8.30: Screening delle origini viscerali o sistemiche, esclusione di condizioni di pertinenza medica, Testa, Collo e Rachide dorsale.

09:30: Valutazione muscolo-scheletrica per esclusione di condizioni di pertinenza medica attraverso test artro-muscolo-scheletrici, Testa, Collo e Rachide dorsale

10:30 Screening delle origini muscolo-scheletriche, esclusione di condizioni di pertinenza medica, Sacro, Sacro-iliaca, Pelvi.

11:30 Valutazione muscolo-scheletrica per esclusione di condizioni di pertinenza medica attraverso test artro-muscolo-scheletrici Sacro, Sacro-iliaca, Pelvi

12:30 Pausa pranzo

13:30 Screening delle origini muscolo-scheletriche, esclusione di condizioni di pertinenza medica, Glutei, Anca, Inguine, Coscia e Gamba.

14:30 Valutazione muscolo-scheletrica per esclusione di condizioni di pertinenza medica attraverso test artro-muscolo-scheletrici, Glutei, Anca, Inguine, Coscia e Gamba

15.00: Screening delle origini muscolo-scheletriche, esclusione di condizioni di pertinenza medica, Petto, seno, costole

15:30 Valutazione muscolo-scheletrica per esclusione di condizioni di pertinenza medica attraverso test artro-muscolo-scheletrici, Petto, seno, costole

16:30 Case reports

17:30 Conclusione del corso

Diagnosi Differenziale in Fisioterapia. Edizione italiana a cura di Simone Patuzzo. Goodman – Cavallaro – Snyder • 2005 

1 ART. 10 del codice deontologico – Al Fisioterapista compete la valutazione della persona assistita attraverso l’anamnesi ed un esame clinico funzionale.

2 ART. 16 del codice deontologico – Il Fisioterapista deve rispettare i limiti e le responsabilità del proprio ambito professionale, ed astenersi dall’affrontare la soluzione dei casi per i quali non si ritenga sufficientemente competente.

3 859/1998

4 Luca Benci, Diritto delle Professioni sanitarie, 1998, 105-7

5 Diversi casi giudiziari della letteratura, per esempio si veda PT magazine

6 ART. 11 codice deontologico – Il Fisioterapista elabora e definisce autonomamente o in collaborazione con altre figure sanitarie il programma terapeutico – riabilitativo. Il Fisioterapista elabora il programma terapeutico -riabilitativo in base alla valutazione effettuata. Informa la persona assistita sugli interventi terapeutici più opportuni e sugli eventuali effetti collaterali. Espone gli obiettivi del trattamento, stabilendo tempi, modalità e verifica dell’intervento. Si rende disponibile a collaborare con i sanitari di fiducia del paziente. 2. – Il Fisioterapista elabora il programma terapeutico – riabilitativo in riferimento alla diagnosi ed alla prescrizione medica. Qualora risultino valutazioni discordanti, cambiamenti del quadro clinico e/o risposte non coerenti durante il trattamento, il Fisioterapista è tenuto ad informare il medico curante, collaborando a fornire elementi utili sia per un eventuale approfondimento diagnostico, che per la definizione di un più appropriato programma terapeutico.

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Durata del corso 2 moduli di 2 giornate
Crediti ECM previsti: 20 ECM “previsti” per modulo, Max 25 partecipanti per edizione.
Destinatari: Fisioterapisti, Terapisti Manuali.
Prezzo del corso: 396 euro iva incl. a modulo
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