Dolore muscolare e trigger points
Le tecniche miofasciali sono sempre più numerose e in piena espansione. Esistono diverse tecniche fasciali. Tali tecniche sono molto specialistiche e richiedono una formazione rigorosa e molto ben definita. Oltre alle tecniche di rilassamento miofasciale ne esistono altre che
indirizzano l’origine del dolore miofasciale tramite l’ esplorazione e il trattamento delle bande muscolari e dei punti trigger.
Le applicazioni sono molteplici: nel campo della traumatologia, fisioterapia dello sport,reumatologia etc sempre con ottimi risultati. Negli ultimi anni le tecniche fasciali sono in fase di aggiornamento e sviluppo.
Il corso, estremamente completo, svilupperà le diverse tecniche di trattamento :
Tecniche locali per migliorare il gioco muscolare, Liberazione per pressione, Massaggio longitudinale, stiramento profondo specifico, frizione profonda, Massaggio di frizione profonda sec. Cyriax, stiramento trasversale, massaggio di frizione trasversa sec. Cyriax, Massaggio funzionale e massaggio con movimento, Stiramento analitico per migliorare il movimento fisiologico muscolare, Stiramento statico analitico, Stiramento con trazione manuale/stiramento con stabilizzazione miofasciale, Tecniche adiuvanti per lo stiramento, Freddo e stiramento, Tecniche PNF di rilassamento postisometrico/tecniche di contrazione rilasciamento, Tecniche PNF di inibizione reciproca / contrazione dell’antagonista, Percussione e stiramento, Termoterapia (freddo, calore)
L’importanza di questo metodo all’interno delle tecniche fisioterapiche fasciali è evidente. Altrettanto importante è che questa tecnica ha diverse applicazioni in diversi settori di fisioterapia.
Alla fine del corso, l’alunno sarà in grado di :
– Palpare e riconoscere i muscoli studiati, e le ubicazioni più comuni dei suoi punti trigger
– Identificare le bande tese e i punti trigger in tutti i muscoli studiati
– Provocare la risposta di spasmo locale attraverso la palpazione nella maggior parte dei muscoli accessibili
– Provocare il dolore riferito mediante la palpazione del punto trigger
– Riconoscere l’esistenza di una restrizione della mobilità e della debolezza associata alla presenza di un punto trigger
– Realizzare i test globali e quelli specifici caratteristici per la presenza di punti trigger miofasciali nei diversi muscoli.
– Giudicare il dolore di un paziente e la presenza di punti trigger nei muscoli corrispondenti, grazie al riconoscimento dei pattern di dolore riferito di tali muscoli e delle loro caratteristiche semeiologiche più importanti
– Applicare correttamente le principali tecniche di trattamento conservativo dei punti trigger miofasciali.
– Conoscere le differenti tecniche di punction seca e le sue principali indicazioni e controindicazioni
Il corso è composto da due moduli di tre giornate, con una durata totale di 50 ore teorico-pratiche e approfondisce i seguenti argomenti:
- Localizzazione dei sintomi origine muscolare con gli appositi test di contrazione e stiramento
- Test della localizzazione muscolare mediante palpazione
- Valutazione della funzione muscolare
- Valutazione della mobilità fisiologica passiva
- Valutazione della mobilità fisiologica attiva
- Valutazione della mobilità fisiologica accessoria
(1) Moraska AF, Hickner RC, Kohrt WM, Brewer A. Changes in blood flow and cellular metabolism at a myofascial trigger point with trigger point release (ischemic compression): a proof-of-principle pilot study. Arch Phys Med Rehabil 2013 Jan;94(1):196-200.
(2) Yoon YS, Yu KP, Lee KJ, Kwak SH, Kim JY. Development and application of a newly designed massage instrument for deep cross-friction massage in chronic non-specific low back pain. Ann Rehabil Med 2012 Feb;36(1):55-65.
(3) Trampas A, Kitsios A, Sykaras E, Symeonidis S, Lazarou L. Clinical massage and modified Proprioceptive Neuromuscular Facilitation stretching in males with latent myofascial trigger points. Phys Ther Sport. 2010 Aug;11(3):91-8.
(4) Hanten WP, Olson SL, Butts NL, Nowicki AL. Effectiveness of a home program of ischemic pressure followed by sustained stretch for treatment of myofascial trigger points. Phys Ther 2000 Oct;80(10):997-1003.
(5) Estiramiento y Autoestiramiento muscular en Fisioterapia OMT. Volumen I: Extremidades. OMT-España 2012. 1ªEd.
(6) L. Chaitow. Muscle energy techniques. Churchill Liingstone. 2001 Second edition.
(7) Dickerson C, Gabler G, Hopper K, Kirk D, McGregor CJ. Immediate effects of localized vibration on hamstring and quadricep muscle performance. Int J Sports Phys Ther 2012 Aug;7(4):381-387.
(8) Fernandes IA, Kawchuk G, Bhambhani Y, Gomes PS. Does vibration counteract the static stretch-induced deficit on muscle force development? J Sci Med Sport 2012 Dec 19 (Xb) Hislop y Montgomery 2005
Per adesso non è programmata la prossima edizione, ma, lo sarà a breve...
Docente:
Prof. José Miguel Tricás Moreno PhD
- Diploma in Fisioterapia nel 1980
- Laureato in Antropologia Sociale e Culturale nel 2000.
- Dottore presso l’Università di Zaragoza nel 2005.
- Professore Titolare dell’ Università di Zaragoza dal 1988.
- Direttore dell’ Unità di Ricerca in Fisioterapia dell’ Università di Zaragoza.
- Coordinatore del Master in Fisioterapia Manuale Ortopedica OMT
- Coordinatore de la Formazione continua della UIF.
- Presidente delle seguenti organizzazioni
Asociación Española de Fisioterapia Manual Ortopedica. OMT- E
Asociaciación Española del Síndrome de Dolor Miofascial y Puntos Gatillo. SDMPG Asociacion Española de Fibrolisis Diacutanea AEFD
Asociación Española de Neurodinamica Clinica NDS-E
Programma 1°modulo
Durata del primo modulo: 3 giornate per totali 25 ore teorico-pratiche.
Orari della prima giornata: 8:30-13:00 e dalle 14:00 alle 19:00, e la terza con orario dalle 8:30 alle 14:00
Sindrome del dolore miofasciale (MPS).
Introduzione.
Le caratteristiche cliniche dei punti trigger miofasciali (PGM).
Patogenesi.
Fattori perpetuanti.
muscolo sottospinato: palpazione. Identificazione della banda tesa e PGM. Come evocare il dolore riferito. • SDM trattamento fisioterapico: terapia manuale, termoterapia, elettroterapia, terapia invasiva (spiegazione). • muscolo sottospinoso. • Muscolo sternocleidomastoideo: palpazione a pizzico. Ident. la risposta contrazione locale. • elevatore della scapola. • Natura del PG • trapezio, massetere e scaleno. • longissimus e quadrato iliocostali. • dentato anteriore, gran dorsale rotondo ‘e maggiore e minore. • sottoscapolare e pettorale maggiore e minore. • rombi maggiori e minori e dentato superiore posteriore. • muscolatura suboccipitale. • muscolatura paravertebrale dorsale. • splenii, multifido cervicali e rotatori • sovraspinato, deltoide e coracobrachiale. • brachiale e bicipite brachiale. • tricipite brachiale. • muscoli epicondilari epitroc1eari. • muscoli interossei della mano. • muscolatura facciale e masticatoria • Spiegazione teorica delle terapie invasive. Indicazioni, controindicazioni, complicanze, rischi.*
la pratica delle ultime 5 tecniche indicate con l’asterisco è possibile in Italia solo per medici
Programma 2° modulo
Durata del secondo modulo: 3 giornate per totali 25 ore teorico-pratiche.
Orari della prima giornata: 8:30-13:00 e dalle 14:00 alle 19:00, e la terza con orario dalle 8:30 alle 14:00
Sindrome del dolore miofasciale (MPS). Introduzione. Le caratteristiche cliniche dei punti trigger miofasciali (PGM). Patogenesi. Fattori perpetuanti. • ileopsoas muscolare. • Muscoli gluteo e tensore della fascia lata. • muscolo quadricipite. • piriforme. • Natura del PG • longissimus muscolari, e quadrato iliocostali. • sartorio e adduttore. . • tendine del ginocchio. • popliteo Muscoli, gastrocnemio e soleo. muscoli tibiale anteriore e peronei. • muscoli intrinseci del piede. • muscolo diaframma. • retto addominale e obliqui. • Spiegazione teorica delle terapie invasive. Indicazioni, controindicazioni, complicanze, rischi.*
* la pratica delle ultime 5 tecniche indicate con l’asterisco è possibile in Italia solo per medici