Drop & Flexion Distraction

Abstract
Programma

L’avanzamento della terapia manipolativa ha spesso portato all’ideazione di nuovi dispositivi rivolti all’applicazione di nuovi concetti. Così è avvenuto nel corso del tempo per due tecniche attualmente conosciute in terapia manuale, la Thompson Terminal Point Technique (anche nota come Thompson Drop-Table Technique) e la Flexion-Distraction. La prima, di derivazione chiropratica, è stata inventata dal Dr. J Clay Thompson negli anni ’50, e consiste in una manipolazione erogata su uno speciale lettino con delle sezioni che forniscono una tensione bilanciata e che cadono velocemente (da cui il nome di sezioni “Drop”) al momento di applicazione di un thrust. Questo meccanismo consente un’alternativa a tecniche di aggiustamento più forzate o che utilizzano leve. Le sezioni “Drop”, secondo la filosofia di Thompson, servono a incorporare il primo principio della dinamica di Newton, la legge sull’inerzia. Di più si scoprirà nel corso, ma si può ben dire che l’utilizzo delle sezioni Drop agevola la correzione della posizione vertebrale oltre a ridurre lo stress cui è sottoposto il terapista.

La tecnica di Flexion-Distraction (“flexion-distraction” o “Cox-technique) è invece stata inventata dal dr. James M Cox con la finalità di mobilizzare gentilmente la colonna vertebrale applicando un delicato allungamento e trazione, in particolare a livello del tratto lombare. Anche la tecnica di flesso-distrazione richiede un lettino speciale con una sezione denominata “Cox” (disegnata dal Dr. Cox). Tale tecnica è ben supportata in letteratura e ha dimostrato una riduzione della pressione intra-discale fino a -192 mmHg nel tratto lombare. Il principio della distrazione può essere esteso ad altre articolazioni come il ginocchio.

Nell’ambito della terapia manuale ortopedica, la disponibilità di soluzioni tecnologiche abilita l’esecuzione di tecniche speciali. Ad esempio, una sezione scorrevole agevola l’erogazione delle manipolazioni in trazione del tratto lombare o di quello cervicale (Freddy Kaltenborn). Un lettino che consente di posizionare la colonna vertebrale in vari gradi cifosi, lordosi, inclinazione e rotazione consente il pre-posizionamento ottimale del paziente per l’erogazione della mobilizzazione vertebrale passiva (ad esempio, Maitland, McKenzie, Kaltenborn).

E’chiaro a questo punto che il mondo dell’industria si è affiancato ai professionisti nel corso dello sviluppo dei concetti di terapia manuale partecipando al progresso delle tecniche. Può risultare anche evidente che il professionista che non dispone di una dotazione tecnica specifica (per esempio senza un lettino con sezioni Drop o senza una sezione di flesso-distrazione) non potrà realizzare le suddette tecniche.

Il corso va nella direzione di illustrare le caratteristiche tecniche delle sezioni Drop e Cox, nonchè per fornire esempi di applicazione adattati ad alcuni specifici obiettivi della terapia manuale ortopedica. Il corso non è rivolto ad approfondire il razionale dell’approccio al paziente specifico delle varie scuole di pensiero (non abbracciandone alcuna), è invece un corso di approfondimento sui dispositivi tecnologici del lettino per una corretta contestualizzazione (storia dei dispositivi e dati dalla letteratura) e utilizzo (corso pratico). Sono benvenuti al corso sia professionisti che già utilizzano tali tecniche, sia quelli che intuiscono in questi nuovi dispositivi una potenziale utilità nel proprio lavoro.

Prima sessione (durata: 2 ore, pratica interattiva)

La Thompson Terminal Point Technique

  • Cenni storici
  • Principio fisico della tecnica
  • Aspetti tecnici
  • Pratica di utilizzo del lettino

Seconda sessione (durata: 2 ore, pratica interattiva)  

La Cox Flexion Distraction technique

  • Cenni storici
  • Razionale della tecnica
  • Aspetti tecnici
  • Pratica di utilizzo del lettino
  • Applicazioni speciali : Colonna Lombare (esempi di utilizzo in casi di lombalgia, ipomobilità articolare, radicolopatie fino anche agli esiti di chirurgia vertebrale come le artrodesi); ginocchio (dolore, artrosi, ipomobilità articolare)

Terza sessione (durata: 2 ore, pratica interattiva)  

  • Cenni storici
  • La mobilizzazione articolare con pre-posizionamento tridimensionale in terapia manuale ortopedica
  • Il massaggio funzionale tridimensionale con lettini ad elevata tecnologia
  • La trazione vertebrale con pre-posizionamento (cervicale e lombare)
  • La valutazione segmentale e la mobilizzazione articolare nella riabilitazione dei disordini muscolo-scheletrici
  • Allenamento dei muscoli che agiscono sul movimento della colonna vertebrale su lettini ad elevata tecnologia

Durata del corso 6 ore di pratica interattiva
Crediti ECM previsti: Questo corso edizione Udine non può essere accreditato ECM (viene svolto presso Chinesport)
Destinatari: Fisioterapisti, Osteopati, Chiropratici, Terapisti Manuali, Medici.
Prezzo del corso: 50 euro + IVA (61 euro iva compresa)

SU RICHIESTA

Responsabile dei contenuti:

dr Simone Patuzzo, Fisioterapista PhD Student in Scienze Mediche e dello Sport, curriculum in Terapia Manuale Ortopedica Specialistica (progetto di ricerca sulla cinematica vertebrale); Master Terapia Manuale Ortopedica Kaltenborn-Evjenth OMT, Master Riabilitazione Disordini Muscoloscheletrici, Master Open Distance Learning, FATM Arti inferiori, bacino, rachide lombare. Ha una decennale esperienza specialistica sui lettini da terapia manuale per aver collaborato per anni con aziende italiane ed estere che producono lettini da terapia manuale, chiropratica e osteopatia. Ha partecipato all’ideazione di soluzioni tecniche per rendere più efficaci le tecniche manuali di vari approcci contribuendo attivamente allo sviluppo tecnico di prodotto.

Assistenza e traduzione

Il corso è tenuto da docenti autorizzati dall’Istituto Italiano Sistema Nordico di Terapia Manuale

Feedback dei partecipanti

Ottimo materiale prodotto. Estrema disponibilità e preparazione del docente.

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Ricercato – preciso

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Corso pratico

Strumento utile lettino

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Molto pratico, disponibilità dei docenti

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Puntualità – competenze relatore

Feedback dei partecipanti

Chiarezza e completezza degli argomenti trattati. Rilevante per la mia pratica clinica.